“Prima di’ a te stesso cosa vorresti essere, poi fai ciò che devi fare.” Epitteto
Questo è un esercizio grandioso, soprattutto nei confronti di una performance sportiva, ma in generale si può riadattare a qualsiasi contesto in cui sia attesa una prestazione legata a un risultato.
Come superare le proprie paure? Come affrontare una sfida con coraggio? Come focalizzarsi sul compito, senza pensare all’esito finale? Un piccolo gioco che si può fare quando avvertiamo sensazioni negative è quello di immaginare di avere dentro di noi qualcosa che ammiriamo in qualcun altro, un campione, una figura di riferimento. Come si comporta? Come lo descriveresti? Come saresti, tu, se fossi così? La scoperta, spesso, è che tutto sommato il nuovo “abito” non ci sta così scomodo. Anzi, la concentrazione corre immediatamente ad assolvere il compito, alleggerito di tutti i giudizi, le aspettative. In alcune situazioni ci si ritroverà ad operare in quello che viene definito “stato di Flow“, una condizione totalizzante e altamente appagante, nella quale traiamo soddisfazione nella pura esecuzione del gesto.