Qual è il tuo più grande sogno sportivo? Sei in grado di visualizzarlo con precisione?
Immagina ogni dettaglio, ogni sensazione. Usa tutti e cinque i sensi per focalizzare il momento in cui raggiungi il tuo sogno. Riempi l’immagine di dettagli.
Ora fai il percorso a ritroso nel tempo: quali sono state le azioni che hai compiuto per ottenere quell’obiettivo? Come ti sei preparato? Come ti sei allenato? Cosa hai messo in campo? Quali difficoltà hai dovuto superare? Chi ti ha aiutato? In che modo? Quali competenze/abilità hai dovuto imparare e allenare?
Saresti in grado di definire il percorso per mezzo di sotto-obiettivi SMARTES? Specifici • Misurabili • Attuabili • Realistici • Temporizzati • Etici/ecologici • Sfidanti
Cominciamo ad affrontare una montagna, quella relativa agli obiettivi e alle tecniche per definirli e fissarli, cioè il Goal Setting System. Siamo solo all’inizio, è un assaggio dell’antipasto. Ci tengo però che tu cominci a maneggiare questa materia che, spessissimo, è altamente stressogena per le peculiarità di un obiettivo così delicato. Tantissimi atleti hanno forti perplessità nei confronti degli obiettivi, sfuggono in ogni modo al momento in cui devono palesare quello che è il loro “sogno sportivo” (bada bene: non il loro obiettivo). Questo perché i timori riguardo al non raggiungere ciò che si è prefissati è causa di fortissimo stress. Per questo motivo è di fondamentale importanza distinguere tra obiettivi di risultato (sogni, desideri) e obiettivi di performance; questi ultimi infatti hanno la peculiarità di essere sotto il controllo di chi li definisce, che si assume la responsabilità delle scelte e delle azioni intraprese.